CENNI STORICI

Antica famiglia che affonda le sue radici nella Repubblica di Genova. Secondo alcuni - e chi scrive è tra questi - prende il nome dal paese di Pei (spesso scritto "Pej", nell'odierna provincia di Piacenza), secondo altri dal quartiere genovese di Pegli.

Tra i documenti sin qui esaminati il più antico riguarda Nicolaus de Dapei di Santa Margherita, residente a Rapallo, che nel 1463 stipula un contratto di apprendistato per suo figlio Gregorius.
Nel 1509
tra i frati dell'Oratorio di San Giacomo della Marina di Genova troviamo Lucas Dapei.

Intorno al 1500 i Dapei (presumibilmente la maggior parte di loro) raggiunsero a Scio (Chios) le famiglie giustiniane, che nel 1347 si erano colà trasferite per amministrare l'isola per conto della Repubblica Genovese fondando la  prima società per azioni documentata nella storia. 
Sui Dapei di Chios ci sono vari documenti, i più antichi dei quali riguardano persone vissute nel XVI secolo.
Negli archivi parrocchiali di Scio alla fine del '500 risultano vari Dapei: Pantaleone (nato intorno al 1550, padre di Blasio e Leoneta), Battista (nato intorno al 1560, padre di Bernardo, Maria e Giacomo), Giacomo (nato intorno al 1560, padre di Zanu e Giovanna), Giovanni (nato intorno al 1580, padre di Marina), Geronimo (detto Driguto), Luca etc.
In
Istoria tis Chio, Istoriki topographia kai Genealogia (famiglie di Genova) G. Zolota attesta la presenza della famiglia nel 1606.
In
Viaggio di cinque anni... l'abate di Burgo stila l'elenco delle "famiglie vecchie genovesi restate in Scio cattolici romani" nel 1681.
I contatti tra Scio e Costantinopoli erano frequenti e nel corso dei secoli XVII e XVIII buona parte dei Dapei si trasferirono nella vecchia capitale bizantina.

Francesco Dapei da Scio veste l'abito conventuale in San Francesco di Galata (colonia Genovese, oggi quartiere di Istanbul) nel 1695.
Giovanni Dapei è il sovrintendente alla ricostruzione della Basilica di Sant'Antonio da Padova, iniziata nel 1763, e una medaglia con il suo nome è inserita tra le reliquie della chiesa.
L'Arcidiacono Alberto Maria Dapei (1726-1781), già citato nelle Novelle Letterarie (Firenze 1753), viene nominato Vicario Generale degli Ospedali di Costantinopoli che curano gli appestati cattolici.
Giacomo Dapei è cofirmatario di un documento del 17 novembre 1799 nel quale i frati di Galata commentano alcune teorie sulla Chiesa.
La fonderia e fabbrica di rubinetti e pompe "N. Dapei & Figli", risalente al 1835, è la più antica fra le ditte italiane a Istanbul.
Paolo Dapei nel 1945 è decorato Commendatore dell'Ordine della Stella della solidarietà italiana, onoreficenza riservata agli italiani all'estero.

Oggi in Italia - tra le provice di Genova, Milano e Roma - risiedono poco più di cinquanta persone che portano questo cognome; inoltre vi sono famiglie Dapei in Francia e in Grecia. Tutti quelli che siamo fin qui riusciti a contattare provengono dallo stesso ceppo originario, partito da Genova e vissuto per secoli in Grecia e nell'ex impero ottomano.
Grazie anche al pregevole lavoro di
Marie Anne Marandet-Legoux (pubblicato su Geneanet.org e tuttora in fase di svolgimento) siamo riusciti ad avere molte nuove notizie sulla famiglia e a ripercorrere nove generazioni del nostro ramo dell'albero genealogico.
Ci auguriamo di avere presto nuove notizie e documenti.
(Uultimo aggiornamento 10/2017)





www.dapei.it
Questo sito è stato creato dal bisnipote di mio bisnonno verso la fine dello scorso millennio e, tramandato dal padre di mio figlio al figlio di mio padre, è infine giunto in mio possesso.
E.D.